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KITESURF

Kitesurf in Brasile, Paracuru [14 dicembre - 7 gennaio]

Il nostro kitetrip a Paracuru

Il Brasile, e più nello specifico la regione del Ceara nel Nord Est, per chi fa kitesurf, non è certo una meta originale ma solo andandoci si capisce perché è così ambita e frequentata. Siamo arrivati a Fortaleza la notte del 14 dicembre dopo un viaggio iniziato al mattino presto da Milano ed una sosta di qualche ora a Lisbona (con tanto di preoccupazioni per un allarme overbooking). Ad aspettarci in aereoporto, per il trasferimento da Fortaleza a paracuru, abbiamo trovato il tassista inviatoci dalla pousada dove avremmo alloggiato.

A paracuru abbiamo scelto una sistemazione consigliataci da Salimba (che non finiremo mai di ringraziare per la dritta). Diversamente dalla maggior parte delle pousade che sono tipo B&B ovvero camere con bagno e prima colazione inclusa, avevamo a disposizione una vera e propria casetta (con tanto di angolo cottura), immersa in un giardino tropicale traboccante di manghi, caju, palme da cocco e tanti altri alberi da frutto tutti messi a nostra completa disposizione dai proprietari, Paolo e Gabriella, talmente gentili e disponibili da mancarci già... (dovremo tornare a trovarli presto!)

Lo spot di Paracuru è QuebraMar. Non ci sono pousade direttamente sullo spot, ma tutte distano qualche chilometro per cui è necessario affittare un mezzo di trasporto, ancora un bene di lusso in Brasile. Noi abbiamo optato per una moto - vecchia, rugginosa e scassata ma che non ci ha mai tradito - che si può noleggiare con circa 25 real al giorno (trattabili) e che è perfetta per gironzolare per paracurù e dintorni. L'attrezzatura si può lasciare tranquillamente allo spot dove con 6 real al giorno si noleggia un loculo (con lucchetto) nel rimessaggio, sufficiente a contenere vele da kitesurf e tavole (surfini inclusi) per 2 persone.

A parte i festeggiamenti per capodanno Paracuru è una cittadina decisamente tranquilla: scordatevi i localini per tirare avanti fino all'alba. Qui la sera si va a letto piuttosto presto e la mattina, quando il vento entra presto, conviene approfittarne per farsi dei bei bordi in solitaria. Paracuru è tranquilla anche per quanto riguarda la sicurezza. Le pousade sono sì recintate e con tanto di guardiano notturno, ma non si ha mai la sensazione di pericolo né abbiamo avuto nessun tipo di problema con le borse e l'attrezzatura lasciata allo spot ore ed ore mentre noi eravamo in acqua... insomma niente a che vedere con i problemi delle metropoli Brasiliani e di Fortaleza.

QuebraMar è uno spot molto ampio, orientato a est-nord est, limitato sottovento e sopravento solo dai paletti di legno dei pescatori e dagli scogli che affiorano con la bassa marea. Per il resto non si vede altro che dune di sabbia e mare a perdita d'occhio. Il vento soffia dal quadrante orientale, leggermente side. Le condizioni con cui si esce in kitesurf variano molto in funzione della marea che si sposta di diversi metri durante la giornata. In linea di massima per i primi 200 metri l'acqua è piatta, oltre si trovano le onde: delle sinistre che nelle giornate buone possono raggiungere i tre metri mentre in genere si mantengono sul metro e mezzo. Si tratta di onde che per lo più non chiudono violentemente e che non spingono molto, perfette per imparare e perfezionarsi. L'unico pericolo sono gli scogli che affiorano con la bassa marea sottovento e in alcuni punti anche sopravento. In quei momenti bisogna fare veramente molta attenzione a non finire sulle secche perché l'acqua è troppo bassa per passare!

Durante il nostro soggiorno abbiamo trovato condizioni per fare kitesurf tutti i giorni, tranne due... una media in linea con il periodo e comunque di tutto rispetto! Un paio di giornate sono state memorabili, con onda fino a 3 metri e qualcuna in più di vento molto forte (intorno ai 30 nodi). Per il resto l'andamento era: vento leggero al mattino (sotto i 15 nodi) in rinforzo nel pomeriggio e al tramonto fino a 20 - 25 nodi. A Dicembre - Gennaio il vento comincia a calare ed è in genere meno forte che a settembre – ottobre, tuttavia le onde sono decisamente migliori.

Il clima è semplicemente da sogno: una media di 32° di giorno e 27° di notte, ventilato, non afoso nonostante le piogge frequenti soprattutto la notte ed al mattino presto. L'acqua del mare è incredibilmente calda, almeno quanto l'aria così che le lycre sono necessarie solo per protezione dal sole e dal trapezio. La temperatura non oscilla molto durante tutto l'anno, tanto che le case sono prive di acqua calda (ad eccezione della doccia che è scaldata da una resistenza interna) e non hanno neppure i vetri alle finestre! Stando ai racconti di chi vive lì o trascorre ormai da molti anni l'inverno in Brasile, quest'anno ha piovuto più del solito ed addirittura si mormorava di un anticipo della stagione delle piogge, che generalmente dovrebbe iniziare a fine febbraio e durare fino a giugno. Dopo la nostra partenza, pare che abbia addirittura piovuto per un paio di giorni di fila...

Il nostro soggiorno a Paracurù è trascorso così in fretta fra giornate in kitesurf, grigliate di aragoste dal francese, pesce fritto, churrasco in pousada con gli altri inquilini delle casette, acqua di cocco gelata e caipirinha che ci siamo resi conto a malincuore che la nostra vacanza stava già giungendo al termine la mattina del primo giorno dell'anno. Il giorno dopo capodanno la festa si sposta sulle spiagge: i brasiliani si riversano sul bagnasciuga con le loro Jeep trasformate in impianti stereo giganti e si sfidano al suono di techno, house e dance. In mezzo a quel frastuono siamo stati perfino sollevati quando ci siamo accorti che il vento non sarebbe entrato e siamo stati ben felici di lasciare la spiaggia ai brasiliani per rintanarci nella tranquillità della piscina della pousada!

A parte i giorni a ridosso di capodanno la spiaggia era frequentata per lo più da turisti, in grande maggioranza italiani.

Per questa ragione, gli ultimi giorni del nostro soggiorno abbiamo sentito la necessità di superare l'impigrimento che fino ad allora non ci aveva fatto mettere il naso fuori da Paracuru, per trascorrere almeno un paio di giorni in un posto in cui non fosse almeno così scontato parlare italiano. Così siamo andati a trovare Claudio, nostro carissimo amico che ormai da anni trascorre l'inverno in Brasile ad Icarai, vicino Cumbuco, a circa mezz'ora da Fortaleza. Icarai si trova a circa un'ora e mezzo da Paracuru. Noi ci siamo fatti accompagnare con un pick up via mare, soffermandoci a vedere le lagune dove si fa kite. La laguna di Taiba quest'anno era quasi asciutta, mentre quelle vicino cumbuco erano praticabili. Noi abbiamo comunque sempre preferito il mare...

L'appartamento di Claudio è in un grazioso condominio con accesso diretto al mare, abitato quasi interamente da Brasiliani (si tratta per lo più della residenza al mare degli abitanti di Fortaleza). Icarai non è una meta frequentata dagli europei, come invece la vicinissima Cumbuco. Lì abbiamo conosciuto alcuni ragazzi del posto, bravissimi surfisti, che si sono rivelati molto simpatici e cordiali. Lo spot davanti casa è un eccellente spot wave, frequentatissimo da surfisti. Le onde superano facilmente i due metri e raggiungono spesso i tre metri, ma non sono facili come a paracuru perché sono per lo più di shortbreack. Spostandosi verso Cumbuco le onde si fanno più piccole ed il mare chopposo. A cumbuco lo spot non è molto invitante: acqua chopposa, niente onde... si capisce perché lì amino tanto la laguna! In compenso non mancano ottimi ristoranti e locali dove bere la migliore caipirinha che abbiamo assaggiato, peccato solo che il turismo abbia fatto esplodere così tanto la prostituzione....

Anche noi, come tutti quelli che vanno in Brasile, abbiamo lasciato là un po' di cuore e non solo perché è veramente un'ottima meta per il kitesurf sia che siate amanti del freestyle che del wave, che siate principianti o esperti. Del Brasile resta nel cuore la semplicità di giornate prive di stress, restano i sapori di frutti di tutti i tipi colti e mangiati in quantità, il cocco fresco bevuto in spiaggia, i colori, le spiagge sconfinate, il caldo, la possibilità di avere un paio di havaianas per ogni occasione e di ogni colore, e come sempre dopo un viaggio ci sono gli amici conosciuti e che speriamo di ritrovare presto, in Brasile o in qualche altro ventoso paradiso tropicale in giro per il mondo!

(Un saluto a tutti e in particolare a Gabriella e Paolo, a Squalo, Rossella, Massimo, Claudia, Letizia, Fabio, il piccolo Luca, Marina, Alessandro....) 

Riferimenti:

Volare: abbiamo volato con TAP. La compagnia di linea è da preferire all'Air Italy soprattutto se avete tanto bagaglio e se prenotate con largo anticipo.

Trasporto attrezzatura da kitesurf: con Tap si possono portare 2 valige da 23 kg a testa e questo sarebbe già sufficiente se uno non dovesse portarsi dietro un surfino... L'attrezzatura sportiva si paga 75€ a tratta e non ha limiti di peso ma comunque è bene non esagerare per due motivi (1. se pesa troppo la lanciano e può atterrare di punta sul surfino, 2. in teoria si potrebbe portare una sola tavola per sacca. I controlli su questo non vengono fatti... però è meglio non metterli alla prova!). La nostra sacca pesava 30kg e secondo me eravamo alquanto al limite... Nota positiva: al ritorno non abbiamo pagato l'attrezzatura: ho presentato la ricevuta dell'andata e l'addetta deve aver pensato che avessimo già pagato AR visto che la ricevuta rilasciata a Milano è in italiano e anche piuttosto complicata (stessa cosa era successa al ritorno da CapoVerde).

Dormire: holidays flat Le casette sono pulite, spaziose e immerse in un lussureggiante giardino tropicale, ma soprattutto qui ci sono Paolo e Gaby, due persone veramente uniche quanto a ospitalità e simpatia. Non mi sognerei di andare in nessun altro posto.

Mangiare: Formula 1 (da Michel) per mangiare le aragoste, buoni anche i ristorantini intorno alla piazza di paracuru, da Kaka allo spot si mangia un ottimo pesce fritto, gamberi e granchi, ma solo se dopo non avete intenzione di rientrare in acqua... altrimenti meglio un Açai!

Taxi: Rafael è stato il nostro tassista di fiducia: gentile, disponibile, fidatissimo e onesto. In più è un surfista kiters anche lui e stava mettendo da parte i soldi per la vela nuova... Se non parlate Brasiliano fatelo contattare direttamente da Paolo e Gaby, altrimenti +55 85 25 25 89. Organizza anche kitetrip e downwind.

Mezzo di Trasporto: se siete solo in due, per spostarvi nei dintorni di Paracuru sconsiglio l'auto che è molto costosa. Una moto si affitta con molto meno ed è anche più caratteristica (prezzi sui 20 – 25 real al giorno contro i circa 70 real dell'auto).

Bancomat e Cambio: All'aereoporto di Fortaleza, se i bancomat non sono fuori uso come spesso accade la sera tardi, prelevate il massimo che vi è permesso. A paracuru c'è una sola banca che a ridosso delle feste è presa d'assalto dai Brasiliani e si possono fare code anche di 2-3 ore, per non parlare del fatto che spesso è fuori uso. Portate con voi un po' di euro che si cambiano benissimo al ristorante Formula 1 del Francese, Michel... il miglior cambio che abbiamo trovato!

Pubblicato il 25 gennaio 2011 | Blog > Viaggi: KITESURF

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