Brunotti è un marchio storico negli sport acquatici e famoso per l'innovazione e la qualità delle sue tavole che da anni si contraddistinguono per l'anima completamente in legno.
La Youri Zoon è il modello pro della gamma 2010 e già a terra si presenta decisamente bene. Osservandola colpiscono le scanalature nella carena (stile wake), i così detti channel che servono ad assorbire e scaricare al meglio la potenza, pad e straps ergonomici, molto morbidi e comodi. I pads hanno gel siliconico nella parte del tallone per attenuare gli atterraggi più bruschi. Le pinne hanno una dimensione media di 5cm, un buon compromesso per poter usare la tavola in ogni condizione. Lo shape della tavola fa subito intuire il suo orientamento freestyle, più orientata al Wakestyle. La youri zoon è molto piatta con pochissimo scop, circa 1cm meno delle sue dirette concorrenti.
La tavola è stata provata durante il nostro recente kite trip in Sardegna in varie condizioni con venti che andavano dai 14 ai 35 nodi, con acqua piatta o chopposa.
In acqua la Brunotti è davvero comodissima: non la senti, sembra di non avere niente sotto i piedi. Se vi siete fatti l'idea di una tavola estrema, ecco avete fatto il nostro errore. La Youri Zoon ha delle caratteristiche uniche che si apprezzano solo in acqua. Semplice, fluida e permissiva, riesce al tempo stesso a regalare delle soddisfazioni uniche se portata al limite. Il WakeStyle è il suo pane. Il pop di questa tavola è grandioso anche se all'inizio non si riesce a spingere come si vorrebbe. Il mare chopposo con la Brunotti non è più un problema, riesci a passare i chop senza tanti problemi, ammortizzando molto bene. La tavola non schizza, in nessun modo anche in presenza di vento forte e mare molto chopposo. Negli atterraggi è grandiosa, perdona tantissimo anche errori gravi, cosa che semplicemente è difficile aspettarsi da una tavola di questo livello. In più anche se ha pochissimo scop la tavola difficilmente si ingavona.
Conclusioni
La Brunotti Youri Zoon ci ha sbalordito in tutto e per tutto. Ci aspettavamo una tavola tecnica poco permissiva e limitata al Wake e invece si è dimostrata una tavola polivalente, capace di grandi carvate, cambi di direzione molto stretti, comoda in andatura tanto da riuscire a stare un acqua per oltre tre ore consecutive senza renderse conto. Ma sicuramente la cosa che ci ha impressionato di più è la sua semplicità di utilizzo e la sua capacità di adattarsi al livello del rider.
Cosa non ci è piaciuto
In andatura in pieno lasco la tavola tende ad essere un po' "scivolosa" per via del poco scoop solo in parte compensato dalle scanalature sulla carena, ma è una sensazione cui ci si può abituare velocemente.