F-one è stata la prima ad introdurre il concetto del Delta C-Shape con il suo Bandit che ci ripropone già per il terzo anno. Trascorso un po' di tempo per provare come si deve il nuovo Bandit 3 2010, sentiamo cosa ne pensa Randy Hereman, team rider internazionale di F-one.
Il Bandit 3 è stato in gran parte ridisegnato. Il concetto del Delta C-Shape è stato mantenuto, ma il profilo è cambiato rendendolo molto diverso sia dal Bandit 2 che dal primo Bandit.
Il nuovo Bandit 3 è fornito con sistema one-pump e le briglie sono più confortevoli. Il kite ha un alto Aspect ratio, più lift e stabilità. Il low end è rimasto invariato ma l'higt end è stato aumentato.
La barra viene fornita con la stessa lunghezza di linee ed è la stessa per tutte le misure del Bandit, così è possibile comprare due vele e una sola barra e risparmiare. L'UPS della barra è stato migliorato e reso più efficiente e perfetto per l'unhooked. Quando ti sganci l'UPS si incastra perfettamente nella barra restando in posizione, così quando ti devi riagganciare lo trovi sempre in posizione. Il sistema di sicurezza invece è sempre lo stesso, forse poteva essere cambiato e reso più moderno, ma la cosa importante è che funziona sempre alla perfezione, anche se ci va un po' di sabbia dentro.
Fin qui le differenze sulla carta, ma veniamo alla prova in acqua e al feeling col nuovo Bandit 2010
La prima cosa che percepisci quando alzi la vela è la sua stabilità, racconta Randy. Semplicemente non cade. Mi è capitato di avere il kite oltre la mia testa più volte a causa di manovre sbagliate, ma il kite semplicemente galleggia fino a rimettersi in posizione, prosegue Randy. Non una sola volta la vela è caduta. Appena ti supera torna nella finestra di volo e riprende subito potenza. Mi è capitato addirittura di sbagliare un handle pass altissimo e cadere in acqua. Sempre la stessa cosa: il kite vola sopra la mia testa con le linee completamente allentate, senza più alcuna tensione, mentre io sott'acqua avevo lasciato la barra e proteggevo la mia testa temendo che il kite mi cadesse adosso e le linee mi si attorcigliassero alla testa. Invece il kite si è riportato lentamente in finestra, senza cadere.
Quando il vento aumenta il Bandit 3 resta molto confortevole. La differenza con il Bandit 2 è enorme. Prima, quando ero sovra-invelato, semplicemente non avevo il coraggio di sganciarmi e provare le manovre in potenza, dice Randy. Quest'anno il kite ha meno pressione sulla barra e resta più morbido anche con vento più forte, permettendomi comunque di provare le manovre un-hooked. Grazie al suo alto AR il kite è più quadrato che tondo (spero che si capisca cosa intendo) e quindi è meno nervoso e più diretto e preciso nei salti, specialmente sganciati.
Nei salti unhooked l'UPS migliorato rende più facile riagganciarsi. Rispetto al Bandit Dos il timing è un po' diverso e c'è bisogno di prenderci un po' la mano all'inizio. L'ultimo cambiamento nel Bandit 3 riguarda i kiteloops. Il kite gira più dolcemente con un bel giro rotondo, invece che girare semplicemente sui tips.
La durevolezza del sistema onepump deve ancora essere provata nel tempo. Per adesso, lo sto usando da circa 6 mesi, ho avuto solo qualche problema all'inizio. Il tessuto del kite si era un po' lacerato in corrispondenza delle valvole, perché non c'era gomma fra la plastica e il tessuto, nel punto di attrito. Il problema è stato risolto spostando il one pump più all'esterno e aggiungendo un calzino di neoprene attorno alla plastica della valvola.
Traduzione a cura di tabularasateam.it
Testo originale qui: www.randyhereman.com
Pubblicato il 15 luglio 2010 | Blog > Materiali: KITESURF