Qualche tempo fa, durante una bella libecciata, abbiamo conosciuto Francesco, appassionato di kitesurf come noi e di tanti altri sport. Parlando del più e del meno abbiamo scoperto che Francesco non è solo un pazzo scatenato ma anche e soprattutto un esperto fotografo outdoor, così non siamo riusciti a trattenerci dal tempestarlo di domande, nella speranza che ci potesse dare qualche dritta per le nostre foto. Sì perchè chi ci conosce sa che noi, al contrario di quanto ci potremmo aspettare da chi gestisce un blog, siamo davvero pessimi con le foto! Raramente ci portiamo dietro l'attrezzatura fotografica e le poche volte che abbiamo con noi una gopro ne caviamo poco o nulla!
Viviamo in un mondo in cui le immagini sono ovunque. Abbiamo a disposizione strumenti davvero potenti per fotografare. Eppure succede spesso di riguardare i propri scatti e restarne delusi. Quanti di voi hanno Gopro di ultima generazione o addirittura Droni ma l'unica cosa che ottengono è di riempire la scheda di memoria di sequenze tutte uguali, noiose al punto da non trovare nemmeno la voglia per rivederle e rielaborale. Cosa c'è di sbagliato e come possiamo migliorare le nostre foto? Ne abbiamo parlato con Francesco... ma prima di tutto ve lo presentiamo!
Francesco parlaci di te. Come nasce la tua passione?
Ciao a tutti, mi chiamo Francesco Pierini e sono un fotografo specializzato nella fotografia outdoor da ormai 5 anni.
Fin da giovanissimo sono sempre stato attratto dalla fotografia non tanto come arte visiva in sè, quanto come mezzo per esplorare, conoscere e integrarsi in contesti diversi. Fin da subito ho capito che la fotografia poteva diventare il biglietto di sola andata per girare il mondo ed è stata questa visione che mi ha dato la motivazione e la forza per intraprendere la mia carriera e, passo dopo passo, avvicinarmi sempre di più al mio sogno. In quanti di voi sarebbero disposti a “sacrificarsi†ed essere pagati per viaggiare o praticare lo sport che amano e vivere a stretto contatto con la natura? Una domanda che ha una risposta molto prevedibile, ma non è tutto oro quel che luccica! Volete davvero sapere che cosa significa diventare un fotografo outdoor? In pratica significa inventarsi una professione da zero, senza conoscere gli step da affrontare, sperando di riuscire a incanalare le energie in qualcosa di concreto, una figura professionale in grado di adattarsi ad ogni circostanza, difficoltà e contesto che gli si presenti. All'atto pratico è davvero complicato identificare una linea guida da seguire, un percorso da punto A a punto B nel mio settore non esiste. La vera capacità del fotografo sta nell’adattarsi ai contesti più svariati, essere disposto a rischiare tutto per tutto, senza aver timore di lanciarsi in nuove sfide e soprattutto avere una determinazione fuori dal comune.
La mia passione nasce in Nuova Zelanda quando, preso dalla voglia di sfidare il mio corpo e la mia mente, decisi di intraprendere un viaggio di oltre 2800 km attraversando entrambe le isole, dal punto più a sud a quello più a nord in bicicletta. L’idea del viaggio è nata da un’incessante desiderio di spingermi fuori dalla mia zona di comfort per scoprire chi fossi. Sono partito con 500€ in tasca, una tenda, e uno zaino con dentro tutta l'attrezzatura fotografica necessaria per 35 giorni di viaggio,21 kg di bagagli in totale. Durante questo viaggio ho realmente capito il potenziale della fotografia e le esperienze che può regalare.
Come è diventato un lavoro?
La cosa divertente è che fin dal primo momento ho intrapreso un percorso il più professionale possibile, senza passare dal “mi piace fare foto e lo faccio come hobby†tutt'altro, ho preso in mano la fotografia davvero seriamente fin dal primo momento strutturando i miei passi futuri fin da subito.
In cosa sei specializzato?
Da sempre appassionato della montagna e degli sport outdoor mi sono specializzato nella fotografia outdoor. Per fotografia outdoor, intendo fotografia di prodotti per la montagna ad esempio tende, zaini, guanti, sci, oppure attività in montagna per la promozione del territorio turistico sportivo. Ho deciso di specializzarmi in questo settore visto la scarsa competitività ma soprattutto per praticare ciò che più mi appassiona lavorando allo stesso tempo. Ad oggi conto numerosi brand nazionali ed internazionali per cui ho lavorato e con cui sto continuando a lavorare.
Cosa conta di più? L'attrezzatura, la teoria o l'idea?
Attrezzature, idee, pratica e teoria contano tutte allo stesso modo. Senza l’idea non si mette in pratica la teoria, e senza l’attrezzatura non rendo concreta un’idea. Certo però, se dovessi consigliare un percorso, direi che è necessario trovare un giusto compromesso tra attrezzatura e capacità. Mi sento di consigliare di intraprendere corsi di fotografia inerenti al settore outdoor e non corsi generalisti, come consiglio anche di non spendere in continuazione in nuova attrezzatura ma di fare l’upgrade solo quando l’attrezzatura diventa un limite per esprimere le nostre capacità. Vi assicuro che questo limite negli anni si è spostato sempre più avanti! Con poco si riesce ad ottenere molto.
Dove si impara la teoria? Ci sono corsi di fotografia outdoor?
Il web è ricco di contenuti gratuiti per imparare da zero a fotografare, tantissimi video, tutorial, informazioni volanti che spesso sono contraddittorie tra loro. Se sei un principiante alle prime armi ti consiglio di iniziare dal web, ma se hai già un minimo di padronanza della tecnica fotografica è indispensabile considerare di frequentare un corso di fotografia inerente al tuo settore. Se anche tu sei un fotografo appassionato di montagna allora ti consiglio un percorso formativo come l’Outdoor Photography Academy, la prima accademia di fotografia outdoor in Italia di cui sono fondatore. L'accademia nasce con l'obiettivo di insegnare a fotografare sport di montagna. Muoversi e frequentare la montagna richiede di per se una grande adattabilità al terreno e al contesto, immaginate cosa possa significare fotografare in montagna. Zaini estremamente pesanti, lunghi cammini, temporali improvvisi, stanchezza e rischio sono solo alcune delle situazioni principali con cui ogni fotografo outdoor deve imparare a convivere. Da qui nasce l'idea di realizzare una serie di corsi privati o di gruppo per introdurre tutte queste situazioni a chi, per passione o per lavoro, desidera ottenere il massimo dei risultati in ogni contesto.
Inoltre, sul web è davvero facile imbattersi in quantità di innumerevoli workshop o viaggi avventura di ogni genere ma non esiste nessun workshop di fotografia outdoor che ti insegni a fotografare da parete, con ai piedi un paio di sci da scialpinismo o con un paio di scarpette da trail running. Dunque questi corsi di fotografia outdoor aprono una strada diretta a tutti coloro che desiderano intraprendere una carriera fotografica di questo genere e non sprecare soldi in altri corsi di fotografia generalisti.
Come dicevamo all'inizio, oggi abbiamo tutti a disposizione Gopro, droni e attrezzature estremamente performanti x documentare ogni nostra impresa. Tuttavia spesso i risultati non sono all'altezza delle aspettative. Ci daresti qualche consiglio x trarre il meglio dalle nostre attrezzature in ogni situazione?
Spesso ci ritroviamo ad acquistare attrezzatura davvero costose, le stesse che fotografi e videomaker professionisti utilizzano ogni giorno per realizzare servizi professionali. Dopo poco però, ci rendiamo conto che otteniamo sempre gli stessi risultati. Dov'è che sbagliamo? Iniziamo nel capire che l’attrezzatura è il mezzo attraverso il quale esprimere un’idea. Al contrario, la maggior parte degli appassionati di fotografia si fa prendere dal momento e scatta senza una vera idea creativa, senza pianificazione. Non c'è niente di male in questo ma finiamo per automatizzare l’atto del fotografare e ci ritroviamo con schedine piene di contenuti tutti simili tra loro.
In generale, consiglio di seguire questi 5 semplici step per ottenere foto migliori:
1. Osserva, non essere precipitoso. Immagina e pianifica con cura ciò che vuoi ottenere prima di scattare
2. Impara a comprendere le fasi solari durante l'arco della giornata ed a sfruttarle a tuo vantaggio per giocare con luci e colori. In particolare sfrutta alba e tramonto che sono i momenti della giornata con il maggior numero di sfumature di colore.
3. Sfrutta al massimo il controluce, se vuoi davvero dare un feeling particolare ai tuoi scatti dimenticati delle vecchie regole! Il controluce ti permette di ottenere la massima tridimensionalità.
4. Scatta in RAW! Il formato di acquisizione immagine con più informazioni del Jpg. Questo significa che otterrai immagini molto più complete e ricche di informazioni. Certo se scatti in Raw dopo dovrai post-produrre le tue immagini... quindi devi per forza conoscere photoshop
5. Interpreta l'immagine: per quale motivo quel soggetto dovrebbe attrarre il mio occhio? Cosa posso fare per condurre l’occhio a intraprendere un percorso nell’immagine?
E per concludere, se veramente vuoi fare il passo di qualità e non fotograre solo da appassionato, ma da professionista, frequenta corsi che realmente ti mettono alla prova.
Pubblicato il 13 dicembre 2021 | Blog: SURFSKATE | KITESURF | SNOWBOARD