Se hai appena speso qualche migliaio di euro per la tua nuova attrezzatura da kitesurf probabilmente ti starai chiedendo qual'è il modo migliore per conservare le sue performance a lungo e soprattutto quali sono i pericoli maggiori a cui devi fare assolutamente attenzione.
Se pensi che i pericoli maggiori per il tuo kite arrivino da alberi, rocce, onde o altri kiters ti dirò subito che ti stai sbagliando. Certamente il rischio che la tua vela finisca su una palma esiste, ma è in fin dei conti piuttosto remoto, così come quello di una rottura in seguito al rifrullo in un'onda. Molto più concreto invece è il rischio di un'usura prematura del tuo kite che può drammaticamente logorarsi n poco tempo finchè una raffica più forte o un'onda un po' più violenta non farà il resto lacerandolo...
Guarda ad esempio la foto qui sopra. Cos'è successo secondo te a questa vela?
Sicuramente diresti che è finita su una staccionata in spiaggia o che ha avuto un incontro ravvicinati con tavole o altre vele. Beh, niente di tutto questo. Si è semplicemente lacerata mentre volava tranquillamente... con meno di 15 nodi di maestrale!!!
Ma se non è stato un impatto nè una raffica da 40 nodi, cosa ha causato la rottura di questo kite? In realtà è stata semplicemente l'usura, e prima o poi a un kite molto vecchio è molto probabile che succeda qualcosa del genere, ma come far sì che questo succeda il più tardi possibile? Ovvero, a cosa dobbiamo prestare attenzione per prolungare la vita della nostra attrezzatura?
Vediamo allora quali sono i pericoli peggiori per il tuo kite.
N.1 IL VENTO
Ebbene sì, l'amico numero uno è anche nemico del tuo kite. Il vento espone il tessuto delle nostre vele ad un logorio continuo, tanto più forte con l'aumentare dell'intensità del vento. Se volete farvi un'idea basta osservare una vela gonfia in spiaggia in una giornata ventosa: il bordo di uscita del kite sventola incessantemente. A lungo andare al vostro kite succede quello che succede ad una bandiera lasciata a sventolare: cominciano a formarsi striature che si trasformano in piccoli taglietti nel tessuto e via via i taglietti divengono frange.
Del resto non è un segreto che per valutare lo stato di usura di un kite si controlli proprio il bordo di uscita e se il tessuto presenta o meno striature.
N.2 LA SABBIA
Se al vento aggiungiamo la sabbia abbiamo in pratica una sabbiatrice! Non avete idea di cosa sia? La sabbiatrice è una macchina che, grazie all'azione dell'aria compressa, lancia microsfere di sabbia o altri materiali contro oggetti per rimuovere strati di vernici ecc. Bene il vento forte fa esattamente la stessa cosa scagliando la sabbia sulle vele posate in spiaggia. Il risultato è decisamente corrosivo per i nostri kite... come passarli con la carta vetrata!
Ma l'azione della sabbia non riguarda solo il tessuto esterno. Vi siete mai trovati a smontare un bladder? Se vi è successo allora avrete già intuito di cosa sto parlando. La sabbia si intrufola all'interno dei bladder e lì può causare davvero problemi seri come fori e microfori. Se infatti smontate la leading edge del vostro kite è molto facile che all'interno ci troviate della sabbia.
Infine, ma non certo per importanza, la sabbia è pericolosa per la vostra barra e la vostra sicurezza. La sabbia infatti può infiltrarsi all'interno dei sistemi di sgancio rapido e può perfino bloccarli.
N.3 IL SOLE
I raggi UV non sono dannosi solo per la nostra pelle.
La luce ultravioletta degrada il tessuto dei kites (come quasi qualsiasi altro materiale sintetico) che con il tempo perde colore e forza fino a disgregarsi. L'entità del danno è direttamente proporzionale al tempo di esposizione ai raggi UV ed all'altitudine. L'esposizione ad alta quota infatti è ancora peggiore di quella a livello del mare, dove la maggior parte di noi usa generalmente i kites. La luce ultravioletta è in grado di danneggiare l'integrità del tessuto in appena 300 ore di esposizione diretta al sole. Ciò significa che un mese di esposizione ai raggi UV è già in grado di segnare gravemente il kite, non solo facendolo scolorire ma intaccandone proprio la resistenza.
N.4 IL BAGAGLIAIO
Se stai pensando che forse è meglio lasciare il tuo kite in macchina quando non lo usi, così da tenerlo al riparo, ti sbagli. Il bagagliaio della tua auto in estate è probabilmente il posto più pericoloso per la tua attrezzatura... e non solo perchè qualcuno potrebbe aprirti la macchina e rubarla! Il vero problema del bagagliaio è la temperatura. In estate dentro un veicolo sotto il sole è facile che il termometro salga anche oltre i 50°. Praticamente un forno che è letteralmente in grado di sciogliere la colla delle valvole e cuocere a fuoco lento i materiali sintetici del tuo kite. Se poi il kite era anche umido allora l'effetto è, se possibile, ancora peggiore e lo scollamento delle valvole assicurato. Questa infatti è la causa n.1 di rottura delle valvole dei kite.
N.5 L'UMIDITA'
Ripiegare e riporre la tua vela bagnata è davvero una pessima abitudine. L'umidità può favorire lo sviluppo di funghi e muffe che possono intaccare il tessuto della vela o nell'ipotesi meno grave causarne lo scolorimento. In particolare l'acqua dolce in questo caso è ancora più pericolosa dell'acqua salata poichè il sale limita invece la proliferazione di funghi. Questa però non dovrebbe essere una scusa per non lavare la tua attrezzatura dal sale che è invece un altro elemento in grado di danneggiare il kite e le linee.
Cosa fare per proteggere i nostri kite?
In realtà bastano solo alcune piccole accortezze e un po' di buon senso.
Prima di tutto ripiegare sempre il kite quando non viene usato, invece di abbandonarlo ore a sventolare in spiaggia.
Purtroppo capita spesso di vedere kiters che arrivano in spiaggia e gonfiano tutte le ali che hanno con sè... in modo da avere l'attrezzatura già pronta se il vento cala o rinforza. NON FATELO per favore!
Un secondo consiglio è di lavare regolarmente barra e linee con acqua dolce e lasciarle asciugare bene prima di riporle.
Anche il vostro kite può essere lavato ogni tanto con acqua pulita, in modo da toglier via il sale. Attenzione però che sia perfettamente asciutto prima di piegarlo e riporlo, altrimenti meglio lasciarlo sporco.
Infine come già detto, okkio al bagagliaio dell'auto!
Pubblicato il 06 settembre 2019 | Blog > Materiali: KITESURF