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KITESURF

Kitesurf Attrezzatura: le ali da kitesurfing

Storia e tipologia delle vele da kitesurf

Le ali da trazione per praticare kitesurf (power kite) esistono in due tipologie principali: L.E.I. Leading Edge Inflatables (detti anche più semplicemente pump o gonfiabili) e Foil Kite (detti anche cassonati o no pump). In questo articolo ci occuperemo della prima tipologia di vele da kitesurf perché sono i più usati sull'acqua.

Un po' di terminologia...

I kite LEI, (i gonfiabili) sono realizzati in nylon con tubolari in plastica gonfiabili i bladder. Il più grande è posto in corrispondenza del bordo d'entrata del vento nel kite e prende il nome di Leading edge, mentre gli altri struts sono disposti perpendicolarmente al bordo d'entrata. Il numero degli struts varia in genere da 3 a 5, ma possono essere anche di più o meno e in passato alcune vele da freestyle ne hanno contati fino a 11!!! Insieme formano la struttura della vela e gli permettono di galleggiare in caso di caduta in acqua. Il bordo di uscita della vela (rispetto al vento) prende invece il nome di trailing edge, mentre le estremità, le due "punte" della vela sono dette tip.

Dimensione delle ali

La misura delle vele da kitesurf si esprime in mq e le misure più comuni vanno dalla 5mq fino alla 18mq. Questo valore oggi esprime sempre la misura reale della vela, ma fino a qualche anno fa la misura espressa si riferiva a volte alla superficie proiettata (cioè quella esposta al vento che in genere è inferiore alla superficie reale).  La scelta della misura si effettua in funzione della forza del vento e del peso del rider. La misura del kite, oltre che alla sua potenza, è direttamente connessa con la sua velocità. Negli anni, insieme all'evoluzione del design delle ali si è modificato anche il range di utilizzo delle ali da kitesurf (cioè il range di vento entro il quale un'ala può essere usata in sicurezza). Il range di utilizzo è man mano cresciuto insieme alle performance delle ali. 

L'Aspect Ratio AR è un altro elemento importante nel determinare potenza e caratteristiche della vela. L'AR è il rapporto fra larghezza e lunghezza della vela calcolata secondo la formula AR=larghezzaxlarghezza / lunghezza. I Kite con AR alto sono lunghi e stretti, viceversa se l'AR è basso sono larghi e tozzi. Un AR alto implica generalmente velocità ma spesso a scapito della stabilità di volo e della facilità di rilancio.

Nella grande famiglia dei Leading Edge Inflatables esistono diverse tipologie di kite, ciascuna con particolari caratteristiche di volo, vediamo quali.

C-Kite

Sono i primissimi kite, quelli che, se fate kitesurf da prima del 2005 avete senz'altro usato. I C-Kite sono caratterizzati dall'avere sia il bordo d'entrata (leading edge) che il bordo d'uscita (trailing edge) convessi. In aria, visti di profilo, queste vele formano un arco molto chiuso che ricorda appunto la lettera C. Ferma restando questa caratteristica principale, ci sono state senza dubbio nel tempo alcune evoluzioni nella forma di queste ali, che appaiono evidenti confrontando un modello del 2004 con uno di oggi. Oltretutto, molti dei kite che oggi vengono definiti semplicemente come C-Kite sono in realtà degli ibridi cioè kite che alla caratteristica forma a C, combinano altri elementi tipici di altre tipologie di vele che vedremo più sotto.

Alcuni degli esempi più famosi di questa tipologia sono, o sono stati ad esempio il North Vegas ed il Naish Torch 

Bow Kite

Il BowKite design è un progetto depositato da Legaignoux il 1° Marzo 2004 sotto il nome di Aile à dièdre négatif de traction d'une charge e completato con altri 2 brevetti successivi nel corso del 2004 uno per la barra con carrucole e l'altro per il sistema di briglie lungo la leading edge. Questo progetto è senza dubbio uno di quelli che ha lasciato il segno nella storia del kite, accelerandone l'evoluzione. Le caratteristiche principali di questo nuovo shape sono: bordo d'uscita concavo (anziché convesso come nei C-Kites), sistema di briglie a supporto della leading edge e profilo più aperto. Altra caratteristica era la frequente presenza di un gran numero di carrucole, via via ridotte nei bow kite più recenti.

Rispetto al brevetto orginale, sono stati sviluppati negli anni immediatamente successivi miglioramenti e modifiche. Già nel 2006 fu sviluppata la seconda generazione di Bow kite o meglio furono progettate delle ali che cercavano di combinare i vantaggi dei bowkite (ampio depower e range di vento) con la migliore maneggevolezza dei C-Kite.

I principali vantaggi di un bow kite riguardano il maggiore range di vento rispetto ad un C-Kite di dimensione analoga e la capacità di sventare completamente (o meglio quasi completamente). Queste caratteristiche sono date sia dalla forma dell'ala che dal sistema di briglie che permettono di controllare l'inclinazione del kite rispetto al vento.

Gli svantaggi dei bow kite invece sono: maggiore pressione sulla barra e risposta ritardata al comando (accentuata in caso di carrucole sulla barra per collegare le back lines con le front lines), pericolo di inversione del kite in certe circostanza (cioè dopo una caduta il kite poteva rigirarsi e ripartire andando fuori controllo). Naturalmente si tratta di problemi molto più evidenti nei primissimi modelli di bow kite.

Alcuni degli esempi più famosi di questa tipologia sono, o sono stati: Cabrinha Crossbow, Takoon Nova, Genetrix

S.L.E.

La definizione di S.L.E. è di per sé semplicissima (estensione di supporto alla Leading Edge), quindi sistema di briglie lungo la Leading Edge, eppure poche definizioni sono così dibattute nel mondo del kite come questa. Il centro della controversia è se gli SLE siano o no diversi dai BowKite. Chi sostiene che siano la stessa cosa sostiene che il nome diverso è stato semplicemente un escamotage per non pagare il brevetto ai legaignoux. Chi sostiene si tratti di progetti diversi punta a evidenziare differenze nel profilo e non solo.

Il punto è che la definizione di SLE e quella di BOW si riferiscono a due diversi aspetti del kite: la definizione di Bow si riferisce in primo luogo al bordo d'uscita del kite (e secondariamente alla presenza di briglie, carrucole, arco piatto...), mentre la definizione di SLE si riferisce alla presenza di una brigliatura lungo la Leading Edge.

Gli SLE quindi sono kite con briglie lungo la Leading Edge ed è evidente che si tratta di una famiglia molto, molto ampia che include per definizione qualsiasi kite abbia le briglie quindi anche i bowkite!  

Alcuni degli esempi più famosi sono, o sono stati: Best waroo (fino al 2010), RRD Obsession, 

Delta Kite

Nel luglio 2009 Raphael Salles, patron di Fone Kites introduce un nuovo kite design depositando il brevetto dei Delta Kites, così chiamati perché secondo la definizione "Questo kite è essenzialmente caratterizzato dal fatto che esso sia configurato in modo da avere una forma a delta durante il volo". L'obiettivo del progetto era di combinare il profilo a C (quindi molto chiuso) con i pregi dei bow kite in termini di range di vento e depower, risolvendone al contempo alcuni dei problemi principali, per ottenere un kite più stabile in ogni condizione, che non avesse la tendenza a cadere neppure quando molto depotenziato e che ripartisse più facilmente dall'acqua. Il risultato è una tipologia di Kite che in realtà viene molto spesso fatta rientrare nella grande famiglia degli SLE, assieme ad altre tipologie considerate "ibride" come i SIGMA Shape ecc. Il Delta Shape è combinato ad un sistema di briglie molto semplificato e un uso di carrucole ridotto al minimo (solo 2 carrucole, una per ciascun attacco a V delle front lines).

Il risultato è un design che permette di ottenere Kite estremamente stabili in volo sia agganciati che sganciati, maneggevoli, facilissimi da rilanciare dall'acqua. Tutte queste caratteristiche li rendono ideali per una gran varietà di condizioni e di riders.

Alcuni degli esempi più famosi di questa tipologia sono, o sono stati: F-one Bandit, North Evo, Best Kahoona

Ibridi

Attualmente la maggioranza delle ali da kitesurf stanno strette in una tipologia o nell'altra. I designers di ali da kitesurf cercano continuamente di combinare i vantaggi delle diverse tipologie, cercando al contempo di ridurne al minimo i difetti, cercando di unire ad esempio il direct feeling tipico dei C-Kites con l'ampio wind range tipico dei kite ad arco più aperto. Gli Ibridi sono quindi tutti quei kites (e sono la maggioranza) che combinano caratteristiche di famiglie diverse quindi ad esempio degli SLE con i C-Kite...

Alcuni degli esempi più famosi di questa tipologia sono, o sono stati: North Rebel, Cabrinha Nomad...

Light Wind

Da un paio di anni a questa parte si è imposta un'altra categoria di vele... che si differenziano però non tanto per la forma ed il design, quanto per la metratura ed i materiali utilizzati. Si tratta delle ali da vento leggero. Vele da kitesurf (in genere di 17mq) costruite con materiali super leggeri che permettono di divertirsi con pochissimi nodi.

Il primo ad inaugurare questa categoria è stato Ozone con il suo Zephyr, poi hanno seguito molti altri come North, Blades...

 

References:

http://inflatablekite.com/  Sito ufficiale sui bowkite, con brevetti ecc. http://www.kitesurfingnow.com/kitesurfing-facts/history-of-kitesurfing.shtml  Una storia del kitesurf ben fatta http://www.google.com/patents?id=VRGqAAAAEBAJ&printsec=abstract&zoom=4#v=onepage&q&f=false 
Il brevetto del Bowkite http://www.google.com/patents?id=AHTOAAAAEBAJ&zoom=4&pg=PA1#v=onepage&q&f=false Il brevetto del DeltaKite

Segnalazioni

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Pubblicato il 08 marzo 2011 | Blog > Tecnica: KITESURF

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