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KITESURF

Sardegna 26 aprile 3 maggio 2009

Il nostro kite trip primaverile in terra sarda

La sardegna è sempre un'eccellente meta, per la bellezza delle sue spiagge senza dubbio ma anche per la frequenza di vento e la varietà di condizioni in cui è possibile imbattersi, a solo poche ore di traghetto.
Ecco perchè, in occasione del ponte del 1° maggio, complici la snervante assenza di vento dalle nostre parti che rischiava di farci rispedire al mittente senza averle provate le tre ali che Marco ci aveva inviato per i nostri test (North Rhino, Evo e Vegas 2009 di cui potete leggere i test su queste pagine), abbiamo improvvisato un Kite trip in terra sarda.

Appena il tempo di trovare un posto sul traghetto ed eccoci sbarcare in men che non si dica al golfo degli aranci, all'alba di un lunedì avvolto da un freddo surreale da una pioggia battente. Senza farci prendere dallo sconforto ci sistemiamo nell'appartamento e ci dirigiamo subito a Porto Pollo. Lì troviamo tanti vecchi amici con cui aspettare la fine del temporale davanti a un buon caffè bollente. Franzisca arrivata da tempo da Capo Verde è la prima ad accoglierci aggiornandoci sulle novità e i pettegolezzi, di inizio stagione.
Qualche giorno prima di noi era arrivato anche Stefano con tutto il gruppo Ozone per il loro ormai consueto Sardinia Kite Experience, così ci uniamo anche a loro nell'attesa del vento. E, contro ogni ragionevole aspettativa, ecco che alle cinque del pomeriggio si alzano da ovest una ventina di nodi, rafficatissimi e davvero gelidi... ma pur sempre venti nodi!!!
Tutti in acqua, si aprono le danze ed ecco che comincia un altro kite trip!

Da quel momento il ponente ci ha accompagnato per altri tre giorni, soffiando senza sosta con punte di oltre 25 nodi e formando la condizione ideale per far lavorare lo spot di Marina delle Rose. 
Il sentiero che scende alla spiaggia di Marina attraversa una pineta che nasconde il mare alla vista fino al momento in cui gli alberi si aprono all'improvviso e finalmente lo vedi. Una lunga spiaggia orlata da rocce di granito rosso che si tuffano in un mare color cobalto. Il vento increspava le onde alte fino a tre metri, sollevando sbuffi e vapore vicino alle rocce e lasciando immaginare come deve presentarsi quando, con venti più forti e mareggiate quelle stesse onde raggiungono i sei metri. Uno spettacolo che ha suscitato in me un miscuglio di timore reverenziale, rispetto e profonda ammirazione.
Superato il timore iniziale ho armato la vela e sono entrata in acqua raggiungendo gli altri ragazzi e atleti del team Ozone fra cui Kari e Lex del team internazionale e i “nostri” Chicco del Croce e Renzo Mancini.
Per tre giorni consecutivi abbiamo usato solo i nostri Surfini (JN Small Fish 5.5 e Takoon Burning Quatro 5.8), lasciando le TwinTip di Aboards ad attendere, mentre a turno provavamo le vele in test, l'EVO soprattutto che come leggerete nei nostri test sulle onde ci ha sorpreso e si è meritato tutto il nostro apprezzamento, ma anche il Rhino. L'unico che io non sono riuscita a provare (e anche Sergio solo per pochissimo) è stato il Vegas, ma in fondo ci consoliamo pensando che effettivamente se ci fosse stato così poco vento da dover ricorrere ad una 14 non sarebbe stata una vacanza così memorabile! 

Il giorno seguente abbiamo inizialmente fatto un tentativo a Badesi nella speranza di riuscire a prendere delle onde mure a destra (a Marina erano mura a sinistra e quindi del “verso sbagliato” per me, Sergio e molti altri). A Badesi il vento alle tre del pomeriggio era ancora latitante così noi due, dopo un tentativo a Rena Majore completamente invasa dalle meduse, ce ne siamo tornati a Marina delle Rose. Siamo rimasti in acqua circa tre ore completamente soli (tranne un paio di kiters che ci hanno affiancato per pochi bordi), fino quando esausti non siamo letteralmente crollati.

Il terzo giorno a Marina le condizioni erano meno impegnative ma sempre divertenti così le abbiamo sfruttate fino all'ultimo nodo, ben sapendo che ci aspettavano un paio di giorni senza vento. In assenza di vento in spiaggia e soprattutto la sera non è comunque mancato il divertimento. A questo proposito è d'obbligo citare la perfetta organizzazione del meeting Ozone a cui ci siamo aggregati per aperitivi, cene e dopocena.... Da bravi turisti abbiamo visitato la bianchissima spiaggia della Cinta a San Teodoro e ci siamo perfino cimentati nel golf (io con pessime prestazioni) nella struttura di Renzo (Borgo di Campagna), un posto incantevole immerso nella campagna sarda, dove la sera ci siamo rimpinzati con  le specialità della cucina locale.

L'ultimo giorno il traghetto era fissato per le 15,30 e avevamo già deciso di dirigerci con calma verso Golfo Aranci, fermandoci per strada a comprare qualche souvenirs e del buon formaggio. È bastato guardare fuori della finestra alle 9 del mattino per mandare all'aria tutti i piani e precipitarci a Vignola per goderci un po' di nord-est fino all'una... Sergio ed io ci siamo alternati per provare, stavolta con le Twin Tip ai piedi il Rhino 10mq e L'Evo 9mq.

Per i souvenirs ci toccherà tornare in sardegna quanto prima!

Pubblicato il 06 maggio 2009 | Blog > Viaggi: KITESURF

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