Barbados è un'isola dei Caraibi che non ha certo bisogno di presentazioni, soprattutto fra gli appassionati di surf e kitesurf. Da sempre destinazione privilegiata di surftrip e kitetrip, grazie alle sue condizioni ideali, dovute anche alla sua posizione che ne fa una delle isole Caraibiche più esposte ai venti ed alle perturbazioni.
Acque calde e cristalline popolate da tartarughe, sabbia bianchissima dalle sfumature rosate, venti alisei che soffiano quasi tutto l'anno facendosi particolarmente consistenti da dicembre a luglio ed una stagione surf che non conosce pause, con il periodo di punta da ottobre a marzo. Per chiunque faccia surf, kitesurf o magari entrambi, Barbados è senza dubbio un piccolo paradiso terrestre... ed era da tempo che avevo voglia di visitarla.
I racconti di viaggio dei nostri amici che c'erano già stati non facevano che alimentare la mia curiosità e così quando siamo finalmente atterrati all'aereoporto di Bridgetown le mie aspettative erano davvero alte, così alte che dentro di me temevo che sarebbero state deluse, ma è bastato un primo rapido sopralluogo a Silver Rock al tramondo per capire che avevo scelto la destinazione giusta.
La sera del nostro arrivo sveniamo tutti e tre letteralmente prima ancora delle 8 di sera e quando ci risvegliamo non è ancora l'alba seppure i galli cantino già da un po'... approposito se avete il sonno leggero teneteli presenti e portatevi dei tappi per le orecchie perchè i galli sono onnipresenti a Barbados.
L'aspetto positivo di questa sveglia forzata è che in genere il vento soffia bello teso fin dalle prime luci dell'alba e proprio la mattina presto è il momento migliore della giornata per godersi gli spot senza affollamento in acqua. Sarà per questo, oltre che per il fusoorario, che alle 7 del mattino del nostro primo giorno eravamo già in acqua in buona compagnia.
Kitesurf a Silver Rock - Silver Sand
Silver Rock è il principale spot di kitesurf di Barbados, situato nella punta sud dell'isola, proprio di fianco all'altro spot: Silver Sand. Silver Rock è una spiaggia abbastanza ampia ben esposta al vento che soffia side, side-off da est, Nord-est con intensità che in inverno è generalmente compresa fra i 15 ed i 25 nodi (in estate generalmente il vento è più leggero e tende ad essesre più da Sud-est). A circa duecento metri dalla riva si snoda il reef sul quale si alzano le onde. Bellissime sinistre con un'altezza che nelle giornate buone sono facilmente over head... praticamente un paradiso per chi come me è Goofy! Il bello poi è che si tratta di uno spot molto safe, dato che c'è sempre sufficiente acqua sopra il reef, anche con la bassa marea. L'unica cosa a cui prestare attenzione è di non finire troppo sottovento, perchè se mancate la rescue beach potrebbero esser dolori.
Sulla spiaggia c'è la scuola De Action Beach di Brian Talma, pluripremiato campione di Windsurf che ha scritto in prima persona la storia di questo sport ed ha costruito qui il suo mondo: scuola, rimessaggio, noleggio, bar, appartamenti..
I primi giorni della nostra vacanza ci hanno accolto condizioni semplicemente da sogno per il kitesurf e per fortuna visto che per un disguido siamo rimasti senza auto per i primi 4 giorni. Infatti prima di partire avevamo prenotato da un local, però il tipo ha pensato bene di affittarla ad altri che stavano più tempo di noi, così ci siamo dovuti arrangiare a cercarne una sul posto, ma trovare un'auto a Barbados per le feste di Natale è più difficile che trovare un ago in un pagliaio! Ci siamo riusciti al quarto giorno. Poco male dato che alloggiavamo a 1 minuto a piedi da Silver Rock ed i primi giorni sono stati i più ventosi del nostro soggiorno: vento forte perfettamente side e lunghe sinistre ben sopra la testa. Siamo andati avanti surfando con la 6mq per 3 o 4 giorni finchè il vento non si è un po' attenuato, soprattutto il pomeriggio, lasciandoci il tempo di dedicarci anche all'esplorazione dell'isola e degli spot di surf con la macchina che finalmente avevamo trovato. Non che non ci fosse abbastanza vento per fare kitesurf, con una 9 si andava alla grande, però la nostra routine è diventata quella di sessioni di kitesurf al mattino e surf il pomeriggio, fino al tramonto ci così da goderci appieno i momenti migliori per ciascuno sport. Solo gli ultimissimi giorni il vento ha proprio mollato, così che ci siamo dedicati al surf sia la mattina che il pomeriggio. L'unica cosa che ha disturbato questo paradiso sono state le alghe che hanno afflitto la spiaggia di Silver Rock per due o tre di giorni. Si trattava di banchi di alghe veramente estesi su tutta la superfice del mare di fronte allo spot. Il problema era che si incastravano alle pinne per cui era difficile mantenere l'andatura e dovevi continuamente toglierle saltando o fermandoti e togliendole con le mani. Un giorno ce n'erano così tante che abbiamo rinunciato ad uscire. Poi per fortuna, come sono arrivate se ne sono andate... Non siamo riusciti a capire se sia un fenomeno frequente o meno, molti dicevano che è più frequente in estate, quando può durare anche una settimana, altri dicevano che era già successo nello stesso periodo...
Il Surf a Barbados
Quasi si stenta a credere quanti spot ci sono in un'isola così piccola e la cosa più incredibile è che ce ne sono davvero per tutti i gusti: dalle onde ripide e tubanti world class di Bathsheba, alle onde morbide e lunghissime di freight. Tutto in pochi chilometri di distanza. In quasi tre settimane non siamo riusciti a surfarli tutti, pur avendo fatto surf ogni giorno, spesso con più di una sessione al giorno. In particolare non abbiamo surfato negli spot più a Nord. E' il caso di Duppies e Maycocks. Entrambi abbastanza difficili da raggiungere ed individuare, oltre che lontani dalla nostra base, motivo per cui ci siamo sempre fermati in spot più vicini a noi. Uno dei problemi principali di andare in questi spot era la scarsissima affidabilità delle previsioni meteo in quei giorni e farsi un'oretta di macchina senza la certezza di trovare onda era il motivo principale che ci facceva optare per restare nei paraggi, dove potevamo verificare con più facilità le condizioni.
South Point
South Point è stato il primo in cui ci siamo imbattutti. Si tratta di uno spot molto conosciuto e frequentato, poco distante da Silver Sand, nella punta sud dell'isola ma abbastanza riparato dal vento. Non c'è la spiaggia, ma un accesso al mare fra due case, dalla strada che dal faro porta ad Oistinsis. Durante la nostra vacanza questa onda ha quasi sempre lavorato, alternando condizioni da longboard a giornate da tavoletta.
Freight
Leggermente più a nord di South Point (circa 500 metri a piedi) ci sono le lunghissime e morbide sinistre di freight, il sogno di longboarder e principianti che ogni tanto regala qualche swell più impegnativo. Freight è uno spot assolutamente safe: niente ricci, niente reef tagliente e tantissimo spazio per tutti... qui la vostra unica preoccupazione sarà di spalmarvi di crema solare prima di entrare in acqua. In più qui è normale surfare con le tartarughe e potete passare il tempo ad osservarle nuotare nell'acqua cristallina fra un set e l'altro.
Brandons
L'ultima settimana del nostro soggiorno abbiamo scoperto lo spot che poi ci è rimasto nel cuore più di tutti: Brandons, spot sulla costa ovest, subito prima di Bridgetown. Brandons è uno degli spot che ci ha regalato le condizioni più divertenti durante il nostro soggiorno. Una sinistra abbastanza lunga che può essere anche ben sopra la testa, il cui unico difetto è di essere un po' troppo esposta al vento, che a seconda della direzione e della forza tende a rovinarla. Attenzione perchè le mappe di google indicano Brandons più a nord, in una spiaggia vicino al porto di Bridgetown. Per raggiungere lo spot seguite invece le indicazioni per il Coconut Beach Hotel. Si parcheggia all'ombra delle palme a pochi passi dalla spiaggia bianchissima. Il fondale è di reef misto scoglio, ma non tagliente. Ci sono però molti ricci, per cui è consigliabile entrare ed uscire dalla lingua di sabbia in fondo alla spiaggia. Nei giorni di festa e il pomeriggio il picco può essere affollato.
Bathsheba - Soup Bowl
E ovviamente la Signora Onda di Barbados: Soup Bowl in località Bathsheba. Soup Bowl è l'onda World class di Barbados che non ha bisogno di molte presentazioni: inserita da Kelly Slater al terzo posto fra le migliori onde del pianeta, è sede di numerose competizioni e frequentata da surfisti di altissimo livello. Nelle giornate in cui lo swell entra come si deve questa destra tubante può essere alta anche 15 piedi e lavora sia con gli swell da nord tipici dell'inverno che con gli swell da sud delle tempeste estive. Inutile dire che non è uno spot per principianti! Correnti forti, onde potenti ripide, veloci e tubanti, fondo roccioso... prima di entrare in acqua è importante essere consapevoli delle proprie capacità.
Durante la nostra vacanza Soup Bowl ha regalato qualche giornata più tranquilla ma anche alcune giornate davvero impressionanti durante le quali c'era sempre un bel gruppetto di ragazzini che davano spettacolo come in un contest.
Info utili
Meteo / cosa mettere in valigia: Siamo stati a Barbados quasi 3 settimane fra fine dicembre ed i primi di gennaio. Le temperature sono sempre belle calde: sui 30° l'aria e sui 28° l'acqua del mare. Un top in neoprene può essere necessario la mattina presto o per fare kitesurf, mentre il pomeriggio è più utile indossare qualcosa che protegga dal sole. Felpe, maglie a maniche lunghe, pantaloni lunghi sono praticamente inutili... ad eccezione che nei supermercati dove fa freddissimo!
Dove dormire: Noi alloggiavamo a due passi dalla spiaggia di Silver Rock, ma se tornassi indietro non sceglierei questo posto. Comodo per il kitesurf, è vero, ma la zona fra Silver Sand e Oistins è decisamente più attraente. Inoltre un'auto serve comunque, quindi tanto vale stare qualche centinaio di metri più lontano.
Auto: fondamentale per muoversi in autonomia, anche se gli autobus ed i taxi sono davvero efficienti ed economici... Quando noleggiate un'auto vi verrà fornito anche un permesso di guida locale al costo di 10€, perchè con la nostra patente soltanto non si può guidare. Tenete presente che le auto sono molto costose, le strade un colabrodo cosparso di crateri e la guida dalla parte sbagliata, quindi i primi giorni prendetevi tutto il tempo necessario per ambientarvi!
Mangiare: Soggiornando in una casetta con cucina solitamente preparavamo a casa i nostri pasti, comprando il pesce al mercato del pesce di Oistins dove si possono trovare tonno pinne gialle, marlin ed altri pesci a prezzi davvero ottimi, soprattutto se paragonati con i prezzi dei supermercati e con il costo della vita in genere a Barbados che è decisamente elevato. Prima di partire avevamo sentito dire che l'isola è cara... ma soprattutto certi prodotti al supermercato hanno prezzi folli, tipo un cartone di latte a 3,5€!
Abbiamo anche provato qualche ristorantino locale, fra cui il chicken's Rita, proprio dietro Silver Sand che consiglio vivamente.
Se invece vi aspettate di trovare frutta tropicale fresca a volontà, purtroppo rimarrete delusi, come me. A Barbados viene coltivata quasi esclusivamente canna da zucchero con la quale le varie distillerie dell'isola producono ottimo un rum. Frutta e verdura nei supermercati sono quasi sempre di importazione, non c'è grande scelta e sono piuttosto costose (siamo sui 5€ al kg per dei pomodori, giusto per fare un esempio). Quello che invece non manca sono i Cocchi, da bere o da mangiare, che si possono comprare ad ogni angolo di strada. Solo verso la fine della vacanza siamo riusciti a scovare un supermercato un po' più fornito dei soliti Massy Stores (la catena più diffusa e più costosa) e molto più economico: il Popular Discount dove finalmente abbiamo trovato dei mango degni di questo nome e molti altri prodotti locali.
Popolazione locale / criminalità / Lingua: I Bajan sono un popolo cordiale, molto rilassato. In linea di massima l'isola è sicura, però è comunque bene evitare di addentrarsi di notte a piedi nei quartieri meno turistici. La lingua locale sarebbe il Bajan, ma tutti parlano Inglese
Volo: circa 9 ore di volo da Londra. Noi abbiamo volato con British+Virgin via Londra e ci siamo trovati benissimo, oltretutto spendendo pochissimo perchè avevamo comprato il biglietto per tempo. Le politiche su bagagli e trasporto attrezzatura cambiano spesso, comunque noi non abbiamo pagato alcun extra per l'attrezzatura sportiva (che era lunga meno di 2 metri), imbarcandola al posto di un normale bagaglio in stiva.
Moneta: La moneta locale è il Dollaro Barbados che vale la metà del dollaro americano.
Corrente: la corrente è a 110v non 220, tuttavia questo non è un problema per i nostri apparecchi. E' necessario dotarsi di un adattatore del tipo Americano.
Internet/wifi: gli appartamenti sono sempre dotati di wifi ed anche molte spiagge e luoghi pubblici.
Droni: il volo di Droni è proibito su tutta l'isola, salvo ottenere permessi speciali. Tenetelo presente prima di fare le valige... le riprese con il vostro giocattolino potrebbero costarvi care!
Pubblicato il 20 gennaio 2019 | Blog > Viaggi: KITESURF