Se stai leggendo questo articolo molto probabilmente non sei un kiter esperto, del resto questo post non è per te, ma un principiante che sta cercando di imparare il kitesurf.
Siamo stati tutti kiters principianti e tutti conosciamo bene la frustrazione dei primi faticosi tentativi, anzi per molti di noi gli inizi sono stati davvero travagliati perchè le attrezzature erano inadeguate, le scuole scarseggiavano e gli altri riders con cui confrontarsi pure. Oggi molti dei problemi che affliggevano i kiters principianti 15 anni fa sono solo un lontano ricordo per fortuna, ma nonostante questo molti rinunciano nell'impresa di imparare il kitesurfing prima di riuscire a planare in autonomia.
Succede continuamente. Molti rinunciano prima di riuscire a bolinare per mille motivi che vanno dal non riuscire a trovare le condizioni giuste per progredire alla mancanza di tempo alla frustrazione tipica dei primissimi tentativi, quando sembra tutto incredibilmente difficile e troppo faticoso. Eppure il più delle volte basterebbe davvero poco per fare il salto di qualità e superare lo stato di principiante trasformandosi finalmente in un kiter autonomo che si diverte e sfreccia sull'acqua senza alcuno sforzo.
Sì perchè per incoraggiarvi, cari principianti, voglio dirvi subito che una volta imparato il kitesurf è davvero facile, facile come andare in bicicletta! Non ci credete? Beh non sto parlando ovviamente di chiudere l'handle pass o di surfare onde di 3 metri, ma di navigare in autonomia in condizioni normali.
Se avete la pazienza e la perseveranza di stringere i denti all'inizio, vedrete che bodydrag e camminate in spiaggia diventeranno un lontano ricordo in men che non si dica.
Ecco allora 5 consigli che vorrei dare a tutti quelli che si stanno avvicinando a questo meraviglioso sport, oppure a chi sta pensando di abbandonarlo perchè non pensa di poter riuscire ad imparare.
1. Fai un buon corso e fatti degli amici kiter
Il primo consiglio è ovviamente di frequentare un buon corso di kitesurf. Un istruttore di kitesurf è in grado di insegnarti le basi di questo sport in poche ore. In più se scegli una scuola di kitesurf vicino a dove vivi, cosa che ti consiglio, avrai anche un altro enorme vantaggio: conoscerai tanti altri kiters e ovviamente anche altri principianti come te con cui condividere il tuo percorso.
Avere la possibilità di confrontarsi con altri kiters, poter contare su qualcuno che ti avvisa quando ci sono le condizioni giuste e magari ti indica la spiaggia più adatta in base al vento, ma anche semplicemente avere qualcuno su cui contare per avere assistenza per alzare ed abbassare la vela o in caso di difficoltà, sono tutti fattori chiave che fanno davvero la differenza.
Il kitesurfing è uno sport individuale, nel senso che quando navighi ci sei tu, il vento, il mare, ma è anche uno stile di vita da condividere con altre persone che possono comprenderlo.
Non conosci nessuna scuola? Dai un'occhiata all'elenco delle scuole di kitesurf in Italia (più un paio alle Canarie) e scegli quella più vicina a te!
2. Conosci i tuoi spot e studia il meteo
Finalmente fa vento! Carichi la macchina e ti fiondi nel primo spot che ti viene in mente? Quello dove vanno tutti i kiters esperti che conosci?
Di solito va bene così, ma qualche volta potrebbe non essere la strategia migliore. Perchè? Essere nel posto giusto al momento giusto fa la differenza, su questo siamo d'accordo, ma non è detto che lo spot scelto da chi ha molta esperienza sia quello giusto anche per te. Non sempre i kiters esperti cercano la spiaggia dove le condizioni sono più easy, spesso cercano lo spot con le onde migliori o quello dove il vento entra più forte. Quindi il consiglio è: fermati un attimo a riflettere prima di partire e scegli lo spot più adatto a te in base alle condizioni. Se ad esempio è previsto vento forte, magari nello spot che frequenti abitualmente non potrai uscirci perchè troppo pericoloso ma può bastare spostarsi di qualche chilometro per uscire in condizioni di maggior sicurezza, oppure se è prevista onda può essere più conveniente spostarti in una spiaggia più riparata.
Per poter fare questo ovviamente devi conoscere bene le caratteristiche degli spot che frequenti abitualmente, in modo da poter fare la scelta migliore per le tue capacità e in ogni caso chiedi sempre consiglio ai local più esperti prima di montare il kite.
3. Compra l'attrezzatura giusta
Dalle nostre parti si dice che quel che conta è il manico nel senso che l'attrezzatura e la tecnologia contano fino ad un certo punto, poi è l'abilità individuale a fare la differenza. Questo è senz'altro vero, ma d'altro canto credete sia più semplice imparare a guidare un'utilitaria o una fuoriserie?
Mettersi nelle condizioni migliori per imparare, comprando del materiale adeguato, significa darsi migliori chance di imparare velocemente e in sicurezza. Ci sono vele da kitesurf e tavole che possono complicarvi la vita molto più di quello che pensate, fino a farvi desistere, se non siete sufficientemente motivati.
A questo proposito i principianti commettono in genere due tipologie di errori classici, entrambi ugualmente deleteri.
Da una parte ci sono i prudenti, quelli che cercano di investire il meno possibile nel loro nuovo passatempo perchè non sono sicuri della loro passione. Questo genere di principiante in genere cerca di risparmiare il più possibile e finisce per comprare per poche centinaia di euro vele e tavole da kitesurf vecchissime, veri e propri pezzi di antiquariato che rischiano di rimaneregli in mano alla prima uscita o di essere addirittura pericolosi oltre che difficili da manovrare.
Sul versante opposto ci sono gli iper entusiasti che si buttano a capofitto nella nuova impresa e pensano che comprare la stessa vela e tavola che usano i pro nelle gare di freestyle li aiuterà a progredire più in fretta, ma anche questo è un errore perchè le attrezzature performanti non sono pensate per essere permissive, non sono progettate avendo in mente un rider alle prime armi ma sono fatte per spingere oltre i propri limiti atleti che sanno quel che fanno.
Morale? Compra attrezzatura da kitesurf specifica per principianti o all-around. Va benissimo comprare materiale usato, ma non di antiquariato! Innoltre è molto meglio cominciare subito con due vele invece che una soltanto, in modo da avere molte più possibilità di stare in acqua, che è la cosa più importante. Non sai da dove cominciare per comprare il tuo usato? Dai un'occhiata al nostro elenco delle migliori alternative dove comprare attrezzatura usata
E mi raccomando, non risparmiare su un buon impact vest. È veramente un salva-costole!
4. Fissa degli obiettivi
Fissare degli obiettivi è la chiave per progredire ma è importante sceglierli con cura in modo che siano raggiungibili. Fissare degli obiettivi al di sopra delle proprie possibilità rischia solo di portare frustrazione. La cosa giusta da fare è fissare obbiettivi di breve termine, piccoli compiti da eseguire nel corso di ogni sessione. Un esempio? "provare 5 partenze a destra e 5 a sinistra", "invertire la marcia senza mettere il culo in acqua", "fare un bordo intero in front" e così via. Con un programma di obiettivi a difficoltà crescente vi ritroverete in men che non si dica a provare il votro primo salto e poi a sganciarvi molto prima di quanto pensate!
5. Fatti fare foto e video
Foto e, meglio ancora video, sono fondamentali... ma non per pubblicarli su facebook o instagram! La videoanalisi è estremamente importante per vedere con i propri occhi gli errori e capire come migliorare. Molto spesso infatti assumiamo posture errate o commettiamo errori senza rendercene conto, convinti invece di eseguire i movimenti nel modo corretto. Un esempio classico è la postura “seduta” tipica di molti principianti, di cui difficilmente chi è alle prime armi si rende conto. Rivedersi in un video aiuta a visualizzare sia gli errori di cui siamo consapevoli che quelli di cui non ci rendiamo minimamente conto e aiuta a prepararsi per la prossima sessione.
Non avete nessuno disposto a farvi le riprese dalla spiaggia? Potete sempre provare con una gopro. Tuttavia ai principianti non consiglio di montare la Gopro sulle linee del kite perchè tende a farle intrecciare in caso di caduta in acqua, cosa abbastanza frequente per chi è alle prime armi. Le riprese dalla tavola invece sarebbero ottime, ma non è detto che il risultato sia buono: dipende dal grandangolo della camera e dalla lunghezza della tavola. Però se avete una action cam vale la pena provare.
Qualche altro consiglio?
Ovviamente la chiave per progredire è stare in acqua il più possibile. Se riesci a fare kite soltanto un week end al mese sarà difficile che tu possa migliorare in fretta. Tutti gli sport richiedono tempo e dedizione, il kitesurf non fa certo eccezione, anzi. Se vivi lontano dal mare e non riesci spesso, o con continuità, a fare kite, prendi in considerazione un kite trip, possibilmente con altri kiters o meglio ancora con una scuola.
D'altro canto è anche importante non farsi prendere troppo la mano, mettendo in pericolo la propria sicurezza, ad esempio sottovalutando le condizioni meteo o sopravvalutando le proprie capacità. Anche se sei arrivato fino al mare da lontano, magari prendendo ferie dal lavoro, se le condizioni sono fuori dalla tua portata perchè il vento è troppo forte o semplicemente se avverti un pericolo dovuto al passaggio di un temporale, abbi il coraggio di rinunciare all'uscita.
Pubblicato il 13 aprile 2019 | Blog > Tecnica: KITESURF